Malattia coronarica

Malattia coronarica

Coronaropatia

Il Centro Cardiotoracico di Monaco tratta i pazienti affetti da malattia coronarica e fornisce loro tutte le opzioni di trattamento medico, cardiologico interventistico e chirurgico attuali, dopo averle discusse e decise con il personale medico-chirurgico in base a ciò che più si adatta a ciascun paziente in un determinato momento.

Che cos’è la malattia coronarica?

La malattia coronarica o coronaropatia è un disturbo che colpisce le arterie del cuore (arterie coronarie) che si restringono (stenosi) e riducono il flusso di sangue al muscolo cardiaco (miocardio). La coronaropatia è soggetta a fattori di rischio come l’aterosclerosi.

 

SINTOMI

I sintomi dell’insufficienza cardiaca coronarica variano da persona a persona, ma i più comuni sono:

  • fastidio o dolore al torace (angina), come sensazione di stringimento, bruciore
  • dolore alla spalla, al braccio o alla mascella
  • difficoltà di respirazione – respiro corto
  • estrema stanchezza durante lo sforzo

Le donne possono avvertire un dolore toracico atipico e disturbi digestivi. Il dolore può essere fugace o acuto e può essere avvertito nell’addome, nella schiena o nel braccio. Anche la nausea e il dolore alla schiena o alla mandibola possono essere un segno di attacco cardiaco nelle donne.

CAUSE

L’indurimento delle arterie si verifica con l’età. Tuttavia, alcuni fattori di rischio possono accelerare il processo:

  • Età (oltre i 45 anni per gli uomini e oltre i 55 per le donne)
  • Storia familiare di malattie cardiache
  • Il fumo
  • Ipertensione
  • Un livello alto di colesterolo “cattivo” LDL e un livello basso di colesterolo “buono” HDL
  • Alcune patologie, come il diabete
  • Sovrappeso o obesità
  • Mancanza di esercizio fisico
  • Lo stress

DIAGNOSI

Il Centro Cardiotoracico di Monaco dispone di infrastrutture all’avanguardia per lo screening completo e la diagnosi della malattia. Gli esami più comuni sono:

Questo esame rileva e analizza i disturbi del ritmo, l’ipertensione e la comparsa di dolore al petto durante lo sforzo. Su una bicicletta statica o su un tapis roulant, il paziente esegue uno sforzo graduale e ben definito, a seconda dell’età e sotto controllo medico. Vengono registrati un ECG e un test della pressione sanguigna, entrambi su base continua.

Più veloce ed efficiente rispetto agli scanner precedenti, lo scanner Naeotom Alpha (Siemens Healthineers), con tecnologia Photon-Counting, consente una definizione e un’analisi molto più fine delle arterie coronarie, con minore irradiazione.

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Studia l’irrigazione del muscolo cardiaco riproducendo le condizioni di sforzo (adenosina) e consente di visualizzare le aree vitali e non vitali del muscolo cardiaco (gadolinio).

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Questo esame si esegue pungendo l’arteria radiale (al polso) o l’arteria femorale (nella piega inguinale). Consente di visualizzare il restringimento e l’occlusione delle arterie.
In combinazione con la misurazione della riserva frazionale di flusso (FFR), può valutare se la stenosi coronarica comporta una riduzione dell’apporto di sangue al muscolo cardiaco.

 

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Possono essere eseguiti altri esami, come:

  • Elettrocardiogramma (ECG)
  • Scintigrafia di perfusione miocardica
  • Angiografia
  • Ecografia intravascolare
  • Raggi X
  • Esami del sangue

TRATTAMENTO

Oltre ai farmaci e a uno stile di vita rigoroso, si possono eseguire anche interventi chirurgici per migliorare l’apporto di sangue al cuore.

Trattamento medico e regole alimentari

Si esegue in anestesia locale, in una sala sterile di cardiologia interventistica ibrida, e consiste nel dilatare l’arteria ristretta con un catetere a palloncino e nell’inserire uno stent attraverso l’arteria femorale nella piega inguinale o attraverso l’arteria radiale al polso.

Si esegue in sala operatoria in anestesia generale, l’intervento o gli interventi di bypass vengono eseguiti utilizzando l’arteria o le arterie mammarie interne destra e sinistra, in alcuni casi l’arteria gastroepiploica destra o una vena prelevata dalla gamba.
L’intervento deve essere eseguito a cuore fermo, con circolazione extracorporea (ECC) che assicura temporaneamente il ruolo del cuore e dei polmoni. In alcuni casi, l’intervento si può eseguire anche a cuore battente, se le circostanze tecniche del paziente lo richiedono.

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